La tecnica del pattinaggio in linea è molto simile a quella del pattinaggio su ghiaccio, tuttavia il maggiore attrito determina il raggiungimento di velocità minori.
La posizione base consiste nell'allineamento di tre "punti": il ginocchio, la spalla e la punta del pattino. Questi punti devono essere allineati con un angolo di 100°-110° gradi del ginocchio, e la schiena abbassata di conseguenza. A velocità elevate la schiena si abbasserà di più. Il pattino deve essere appoggiato perpendicolarmente al terreno,i pattini devono avere un'ampiezza che non superi quella del bacino. Le braccia si muovono (in tutti i tipi di spinta) alternativamente alle gambe, ovvero: quando è la gamba destra a spingere, il braccio sinistro si muove in avanti fino ad arrivare in linea alla spalla opposta, mentre il destro si distende dietro e viceversa.
La normale spinta in rettilineo può essere divisa in sette fasi: traslocazione del baricentro, atterraggio, scorrimento, spinta con il filo interno, spinta con il filo esterno, stacco e recupero. Dopo aver spinto con una gamba, si sposta completamente il peso sull'altra e si comincia a ricadere sull'altra gamba. L'altra gamba intanto sta recuperando, passando vicino al pattino ancora a terra con un movimento a ¼ di circonferenza. Quando la gamba recupera, l'altra contemporaneamente spinge a sua volta, e solo quando è quasi completamente estesa, l'altra atterra perpendicolarmente a terra.
Il carrellamento è una fase finalizzata alla decelerazione in curva. Si può aver bisogno di questa tecnica per contrastare la forza centrifuga, per impostare o correggere una traiettoria, o effettuae un sorpasso. Il carrellamento si realizza prima cercando di distribuire equamente il peso, con entrambi i pattini a terra, e successivamente inclinandosi verso l'interno della curva: in questo modo viene caricata maggiormente la gamba interna (il piede interno deve essere avanti rispetto a quello esterno di una ruota).
Il passo incrociato è una fase finalizzata all'incremento a al mantenimento della velocità in curva. Il movimento si divide in due movimenti parziali: la spinta con la gamba esterna, che determina anche l'inclinazione all'entrata di curva, e la spinta con il pattino interno. La spinta con il pattino interno deve andare in direzione dell'esterno della curva: quando la gamba è completamente estesa, l'altra gamba (che nel frattempo sta recuperando) tocca terra, spingendo a sua volta come indicato sopra, e la gamba interna recupera per tornare pronta a spingere.